Bonifica Amianto Roma: dalle origini ai giorni d'oggi

feb 17, 2022

Bonifica Amianto Roma: dalle origini ai giorni d'oggi

Purtroppo l’Amianto (o asbesto) è presente in molte realtà a Roma e in tutta Italia nonostante sia stato messo al bando nel 1992. Data la pericolosità di questo materiale non è così immediato trovare i giusti professionisti che si occupino della gestione e smaltimento dell’Amianto. Fortunatamente c’è Assa Group SRL che, con esperienza ventennale, si occupa di gestione, bonifica e smaltimento dell’amianto a Roma e nelle regioni limitrofe.


Cos'è l'amianto e perché è pericoloso?


L’Amianto, date le sue particolari proprietà, è un materiale che è stato utilizzato per tutto il Novecento nella produzione di diversi oggetti nel mondo dell’edilizia e non. In ambito edilizio nel 1901 l’austriaco Ludwig Hatschek brevetta un manufatto in cemento-amianto, denominandolo Eternit: il brevetto è stato successivamente acquistato da uno degli azionisti di un’azienda con lo stesso nome! L’amianto per moltissimo tempo viene considerato un materiale “strategico”. Il suo successo è cresciuto vertiginosamente fino agli anni 80’, con una reale battuta di arresto solo con la messa al bando del 1992, nonostante le prime evidenze mediche risalgano già agli anni ’30, Ormai è noto che questo materiale può comportare patologie che coinvolgono i polmoni e la pleura (come l’asbestosi) e, in casi più gravi, il tumore polmonare e il mesotelioma, una forma di tumore maligno che ha portato alla morte migliaia di persone.


E’ molto comune associare il materiale contenente amianto all’eternit: ma ciò è errato e riduttivo. 


L’Amianto (asbesto) è un minerale utilizzato nella produzione di molteplici materiali (se ne contano circa 3.000!).  È stato impiegato in vari settori, tra cui il settore edilizio e impiantistico. Negli edifici lo troviamo in natura compatta e friabile in svariate installazioni, quali ad esempio: coperture, gronde, discendenti, canne fumarie e tubazioni di vario tipo; rivestimento tubi; serbatoi idrici e vasi di espansione; ricoprente a spruzzo su pareti e soffitti di locali tecnici; guarnizioni e corde degli impianti di riscaldamento centralizzato; ferodi, canna di aerazione e pannelli di comando degli impianti ascensore. E’ stato inoltre impiegato anche in altri settori, tra cui quello dei trasporti, tessile e domestico. L’eternit invece non è altro che il nome di una tra le aziende produttrice di manufatti in cemento-amianto.  È il marchio di fabbrica che realmente identifica solo parte dei prodotti in amianto impiegati nel settore edile

Ciò che accomuna l’amianto e i materiali che lo contengono e l’eternit sono le proprietà chimico-fisiche che li hanno resi “preziosi” nell’impiego nei vari settori industriali: flessibilità, fonoassorbenza, resistenza alle alte temperature, alle sollecitazioni meccaniche e alle aggressioni chimiche.

Purtroppo però vista la natura cancerogena delle fibre di amianto e l’ampio utilizzo che ne è stato fatto, siamo sottoposti quotidianamente al “rischio di esposizione” e tale rischio diventa un reale pericolo se l’amianto risulta friabile (”l’amianto è friabile o “per natura” o “se danneggiato e deteriorato”). In altre parole la pericolosità dell’amianto sta nella sua friabilità: più è friabile più aumenta la possibilità di respirarne le fibre che, vista la loro natura molto sottile, possono restare in sospensione nell’aria per molto tempo.

Per questo motivo, gli addetti ai lavori non sono gli unici che rischiano, tutti possono subirne le infauste conseguenze.


Nel 1992, la Legge n. 257 ha reso illegale l'uso dell’amianto e la produzione di qualsiasi materiale ed oggetto che lo contenga.  Da quel momento, è diventato necessario affidarsi alle ditte specializzate nella Gestione del rischio, nella Bonifica e smaltimento dell’amianto a Roma e in tutta Italia, che garantiscono attività professionali mirate alla prevenzione, controllo e bonifica. E’ necessario rivolgersi ad Aziende specializzate e di maturata esperienza che agiscono nel rispetto delle norme stabilite, come Assa Group, la prima azienda nella Gestione, Bonifica e smaltimento dell’ Amianto a Roma.

 

 

Ma quali sono le operazioni principali per una corretta gestione dell’amianto?


Sono diverse le attività previste per la Gestione del rischio e la Bonifica dell’amianto, definitiva e non.  Come prima cosa deve essere eseguita una mappatura dell’amianto (Individuazione dei materiali di dubbia composizione e accertamento). Una volta che ne è stata accertata la presenza è obbligatorio valutare il rischio e decidere, in base allo stato del materiale, come intervenire.

Tutte le attività di Gestione e Bonifica dell’amianto a Roma, e in tutta Italia, vengono effettuate rispettivamente da personale tecnico qualificato e da aziende specializzate, iscritte all’Albo Gestori Ambientali.


È uso comune associare la bonifica dell’amianto alla sola rimozione e smaltimento. Ma non è così!


In realtà la bonifica include tre tecniche di intervento differenti (Rimozione – Incapsulamento – Confinamento). Quindi si può scegliere di prediligere le due tecniche di bonifica senza rimozione, ma non arbitriariamente! La scelta di una tecnica piuttosto che di un’altra va fatta tenendo conto di una serie di indicazioni formulate dalla normativa: il tipo di amianto e di installazione, la localizzazione e lo stato di conservazione della stessa, giocano un ruolo chiave nell’individuazione del metodo possibile e corretto.


Vediamo meglio!


La Rimozione è un’ intervento di bonifica che elimina il problema in via definitiva. Consiste nello smontaggio, trasporto e smaltimento dei materiali in amianto. Non sempre questo intervento, per svariate ragioni rappresenta la soluzione migliore o immediatamente possibile. In tal caso possono essere valutate soluzioni alternative come la valutazione dello stato di conservazione e l’attivazione di un piano di manutenzione e custodia, con Nomina del Responsabile amianto oppure la bonifica senza rimozione (incapsulamento e confinamento).


L’Incapsulamento consiste nel trattamento dei materiali con prodotti penetranti o ricoprenti che tendono a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. a chiusura prevede l’obbligo di attuazione di un piano di manutenzione e controllo con Nomina di un Responsabile amianto. Tale trattamento non è indicato in caso di: materiali friabili, infiltrazioni di acqua, facile accessibilità, installazioni soggette a vibrazioni. In tali situazioni l’incapsulamento non garantisce conservazione e protezione; anzi in alcuni casi ha un effetto peggiorativo.


Il confinamento consiste nell'installazione di una barriera a tenuta atta a separare i materiali contenenti amianto dalle aree occupate dell´edificio (se non associato all´incapsulamento, il rilascio delle fibre continua all´interno del confinamento). a chiusura prevede l’obbligo di attuazione di un piano di manutenzione e controllo con Nomina di un Responsabile amianto. Questo intervento è indicato per i materiali facilmente accessibili e, in particolare, per aree circoscritte (es: una Colonna, un tetto, un sotto tetto). Al contrario, non è indicato quando risulti necessario accedere frequentemente nello spazio confinato. Inoltre per quanto concerne le sovra coperture è prevista una prova strutturale necessaria per  verificare se la struttura portante possa sopportare il carico permanente costituito dalla nuova copertura.


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