I 10 prodotti più strani realizzati in amianto

27 giugno 2022

I 10 prodotti più strani realizzati in amianto



L’amianto è un minerale naturale facile da lavorare, ignifugo (resistente cioè al fuoco) e con molta resistenza agli agenti esterni. Soltanto nel 1992 è stato dichiarato ufficialmente tossico e non più utilizzabile.

Negli anni quindi, l’amianto è stato ampiamente utilizzato nel settore dell’edilizia ma grazie alle sue proprietà particolari è stato impiegato anche per comporre i prodotti più disparati (se ne contano circa 3.000 in totale). Anche noi, che ogni giorno ci troviamo faccia a faccia con l’amianto, siamo stati sorpresi nel venire a conoscenza di alcuni prodotti particolari creati con l’amianto: questi i 7 selezionati da noi come più strani di sempre.


1.     Scarpe

Oltre ad essere molto resistente l’asbesto è stato un materiale considerato a tratti miracoloso e addirittura anche molto di moda. Il marchio Moulders creò delle scarpe con suola miracolosa in amianto che l’annuncio pubblicitario ufficiale definiva “quasi magiche: prevengono reumatismi, fanno staccare calli, riducono le infiammazioni e spariscono ogni tipo di cattivo odore di piedi sudati!”


2.      Ferri da stiro

L’amianto grazie alle proprietà ignifughe veniva utilizzato come accumulatore di calore, diminuendo di circa 15 gradi la temperatura del ferro e mantenendo isolata la mano della stiratrice. La foto recitava “Sempre pulito e brillante, non brucerà mai le vostre dita e nemmeno la vostra biancheria. Ferri da stiro in amianto: i più veloci, facili, puliti e belli mai fatti”.


3.      DAS

Negli anni 60’-70’ la celebre pasta modellabile utilizzata da tutti i bambini di allora conteneva amianto al fine di renderla al tempo stesso più solida e malleabile: come riportato da uno studio dello Scandinavian Journal circa il 30% del prodotto era composto da amianto, ponendo tutte le generazioni di allora in stato di potenziale pericolo oggi.

 

4.      Freni per automobili

Come è stato risolto il problema delle automobili in fiamme? Naturalmente con l’amianto! Furono costruiti modelli di macchine con carrozzerie interamente in amianto, ma soprattutto il minerale venne utilizzato per le pastiglie degli impianti frenanti di ogni mezzo. Test specifici condotti nelle grandi città europee dimostrarono come nei punti di maggiore accumulo di traffico il rilascio di fibre d’amianto delle frenate rendeva l’aria inquinata e tossica.


5.      Neve artificiale per decorazione

Forse il più inaspettato in assoluto: ricordate il celebre Mago di Oz e la famosa nevicata sul campo di papaveri? Quella “neve” era in realtà totalmente amianto industriale. Fu commercializzata con tante diciture diverse negli anni ’20-’30 come oggetto decorativo anche natalizio e lo stop definitivo alla neve d’amianto non fu dato dalla scoperta della sua pericolosità, bensì dalla Seconda guerra Mondiale: la richiesta di amianto per scopi militari fece sparire il prodotto decorativo per far ricomparire l’asbesto in altri materiali.



6.      Filtri per sigarette

Il fumo di sigarette causa tumori, combinare amianto e tabacco significa aumentare la probabilità di morte del 500%. Il mix mortale si verificò effettivamente quando la marca Kent iniziò a produrre sigarette con esclusivo filtro Micronite in amianto per evitare le bruciature e definendole “le più sicure di sempre”. Vennero vendute complessivamente 13 miliardi di sigarette e purtroppo sono la causa della gran parte dei mesoteliomi che vengono diagnosticati oggi ai settantenni d’America.

 

7.      Dopobarba

Il talco e i dopobarba, oggi prodotti innocui e utili al benessere corporeo, utilizzati dagli uomini dopo la doccia e la rasatura, negli anni ’20 contenevano amianto. Seppur contenenti asbesto in minor misura rispetto ad altri prodotti, l’esposizione diretta sul volto rendeva i prodotti decisamente pericolosi per la salute.


8.      Tute dei Vigili del Fuoco

Le proprietà ignifughe dell’amianto, ovvero l’alta resistenza al fuoco, venne sfruttata per creare divise cruciali per la sopravvivenza dei pompieri. In grado di resistere anche a temperature estreme, vennero prodotte e commercializzate fin dagli anni ’30. Ad oggi l’amianto sulle tute è stato sostituito da polvere d’alluminio e vermiculite.


9.      Guanti da cucina

Le donne in cucina, i saldatori e gli operai delle fonderie nel ‘900 avevano a disposizione, contro le scottature, guanti in amianto. Anche i famosi guanti bianchi indossati dalle nonne di una volta erano in amianto, nello specifico erano composti dalla tipologia di amianto più pericolosa in assoluto. La pubblicità ufficiale recitava: “Questi guanti in amianto, per lavorare il metallo bollente, possono essere invertiti per stare bene con qualsiasi mano. Con entrambi i lati trapuntati, non si rovineranno con materiali ruvidi. Doppio guanto, doppia vita. Foderato in lana, ogni cucitura è stata ripassata 2 volte”

 

10. Tovaglia “La Stella”

Sui tavoli delle cucine del XX secolo si poteva trovare la tovaglia “stella”: “Non un’imitazione. La miglior coperta fatta a mano. Fatto con amianto del giusto spessore e peso per assicurare protezione dal danno del calore e dell’umidità, coperto con 2 strati di flanella di cotone per renderlo morbido e silenzioso”.

 

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