Antichità
L’amianto, o asbesto, è un minerale naturale e proprio per questo è sempre esistito, con le prime testimonianze sul suo utilizzo che risalgono ai Persiani e agli Antichi Romani. Le documentazioni del periodo hanno svelato come l’amianto fosse utilizzato con scopi rituali e propiziatori, nello specifico per avvolgere i cadaveri prima di essere cremati, cosicché alla fine del processo le ceneri ottenute fossero più sottili e brillanti.
Medioevo
Durante questo periodo l’asbesto assunse il nome di “lana della salamandra” poiché le leggende popolari narravano di come questo rettile avesse il corpo ricoperto di amianto e per questo poteva affrontare il calore del fuoco uscendone illeso. Già in quel periodo quindi, le oggi certificate proprietà ignifughe del materiale (motivo principale per cui le canne fumarie degli anni ’80 furono costruite con l’asbesto) erano chiare al popolo. Un’altra testimonianza chiave del periodo ci è arrivata da Marco Polo, il quale raccontò di come nella provincia cinese di Chingitalas venissero filate le fibre di questo minerale al fine di produrre tessuti per confezionare tovaglie.
Rinascimento
In età rinascimentale il medico naturalista Boezio pubblicò la sua ricetta per la cura delle ulcerazioni, ritenendo l’amianto materiale dalle proprietà curative assolute: "Dall'asbesto si fa spesso un unguento miracoloso per il lattime e per le ulcerazioni delle gambe. Si prendono quattro once di asbesto, due once di piombo, due once di ruta e vengono bruciate, quindi ridotte in polvere vengono macerate in un recipiente di vetro con l'aceto ed ogni giorno, per una volta al giorno per un mese l'impasto viene agitato; dopo un mese si deve far bollire per un'ora e lo si lascia riposare finchè non diventi chiaro: poi si mescola una dose di codesto aceto bianco con una ugual dose di olio di rosa finchè l'unguento sia ben amalgamato: allora si unge tutto il capo del fanciullo per farlo rapidamente guarire: per la scabbia e le vene varicose le parti vengono unte al tramonto finchè non sopravvenga la guarigione. Se questo minerale viene sciolto con acqua e zucchero e se ne somministra una piccola dose al mattino tutti i giorni alla donna quando ha perdite bianche, guarisce subito".
Età moderna
In ambito medico fu utilizzato fino al 1960 per due diversi preparati: una polvere contro la sudorazione dei piedi e una pasta per favorire l’otturazione dentaria.
Soprattutto però, come purtroppo ben sappiamo, dalla fine dell’800 l’amianto iniziò ad essere impiegato in maniera massiccia nel campo edilizio. Grande clamore fece, nel 1903 a Parigi, dopo un incendio metropolitano che aveva causato ben 83 morti, l’impiego dell’amianto come materiale salvifico per carrozze e ferrovie grazie alle sue proprietà ignifughe. In egual misura in Italia invece, intorno al 1955 si coibentarono con amianto tutte le carrozze ferroviarie fino a quel momento isolate con sughero. Negli Stati Uniti, infine, nell’arco di appena 80 anni, l’utilizzo dell’amianto aumentò a dismisura, passando dalle 64mila tonnellate usate nel 1890 ad un clamoroso 7,5 milioni di tonnellate presenti nel paese nel 1970.